Da qualche anno a questa parte,non si può fare a meno di notare il degrado e la carenza di professionalità in cui è scivolato l’ambiente musicale italiano,o quanto meno torinese.
I motivi sono molteplici e le colpe anche.Elencare e spiegare il tutto richiederebbe un’analisi sociale molto lunga e complessa,e non è questa la sede più giusta per farlo.
Mi limito a dire che si può attribuire la colpa al 50% a molti musicisti e 50% a molti gestori di locali ( fortunatamente non tutti,infatti ne conosco diversi che sono ottime persone).
Per questi motivi i Plastic Fingers limiteranno i loro concerti a quelle (purtroppo poche) situazioni in grado di fornire un trattamento ai componenti del gruppo,educato,rispettoso e professionale.
Evito di parlare di questioni economiche,in quanto so benissimo che ormai si vive in “economia di guerra” (…la mia ragazza ha un bar e quindi so benissimo cosa significa la gestione economica di un’attività imprenditoriale).
Mi riferisco a quello che si può considerare un comportamento educato nei confronti del musicista: dietro ad un concerto ben realizzato ci sono anni e anni di studio,disciplina,abnegazione,rinunce,dedizione totale alla musica….cioè,i buoni musicisti non sono “ragazzini che giocano a fare casino”,ma sono persone che per suonare ad un certo livello si sono fatte “il culo a capanna” a forza di studiare chiusi in casa….e questo merita rispetto!!!!!
Professionalità significa che se una data è confermata, anche a distanza di mesi,noi si arriva all’ora concordata e non può essere annullata poche ore prima per futili motivi.Significa avere una cena decente e condizioni tecniche-acustiche degne per fare un concerto Rock….magari dotarsi di un degno impianto voce,per evitare di far portare quintali ai musicisti,in particolare se il locale è magari già quindici anni che fa live…..( un mixer e due casse non costano come una porsche carrera)
Professionalità significa saper fare il proprio mestiere sia da musicista che da gestore di locale pubblico.